Le nostre uova

L’acquisto delle uova, è un gesto ormai automatico. ce ne sono di tutti i tipi. le fresche, i brick con solo tuorli, solo albumi, misti, già zuccherati, liofilizzati, congelati in polvere, tutti prodotti perfetti, si intende, secondo le indicazioni dei produttori.

Ma quando si cerca di capire da dove venga il contenuto, badate bene, non dove viene trasformato, che tipo di mangime è stato usato, quali coloranti sono aggiunti per ottenere un tuorlo giallo di tale intensità, entriamo nel campo del puro mistero. E noi siamo considerati come utilizzatori finali, quindi non degni di nota, di risposta.

Allora perchè non andare alla fonte? Perchè non impostare una ricerca con le specifiche che si vogliono ottenere? Vediamo… Vorremmo delle uova fresche, di un produttore locale, vicino così da aver certezza di pronta consegna e freschezza, che allevi a terra, cosicchè le galline possano razzolare almeno un pò. Quindi che siano allevate in un ambiente fuori dallo smog della città, magari in montagna. Che utilizzi un mangime naturale, magari autoprodotto, magari bio. Che arroganza! figurarsi se esite un ‘pazzo’ del genere!

E, come sempre, la realtà supera la fantasia. Esiste eccome. e vi passiamo pure l’indirizzo!

Sulla sua brochure si legge :” L’angelo apre le porte al paradiso biologico. Apre il cuore alla natura che svela il suo segreto”. Sicuramente un buon inizio. Lui apre nel 1995 e concretizza la propria filosofia di vita. Naturalmente da soli si fa poco, ha un’ottima equipe.

In cucina: le uova sono splendide. L’albume è tenace, ‘aggrappato’ ad un tuorlo grande, a volte medio, a volte piccolo, a volte doppio.

Si sa. La natura fornisce una indicazione di sviluppo, non omologa. La sua intelligenza lascia ad ognuno la opportunità di svilupparsi secondo le sue possibilità.

Ciò che erroneamente viene normalmente definito come ‘odore di frescume’, che invece è l’odore residuo dei mangimi scadenti utilizzati, è assente. I tuorli sono pallidi, non colorati artificialmente. La sfoglia sarà giallino pallida, non a tutti appagherà l’occhio. pazienza. Qui c’è in ballo dell’altro, e molto più consistente. Abbinate alla farina di Pederzani, daranno una sfoglia tenace, da masticare, assaporare. Accolta nel calore della bocca continuerà a liberare i suoi profumi di provenienza. Noi, in cucina, possiamo solo rovinare questo connubio. Ecco perchè lavoriamo un po sul ‘ dolce’. Non usiamo dadi di nessun genere. Insaporitori banditi da tempo. non c’è niente da insaporire, da coprire. C’è qualcosa da scoprire, o meglio, da ritrovare. Sappiamo già. Non è una cosa per tutti.Nella non omologazione si trovano grandi fans o grandi denigratori. E’ la natura. Ci scusiamo per il disagio!